Questa misura di sostegno alla genitorialità ha coinvolto oltre 6 milioni di domande presentate all’INPS nel 2022. Sì, hai capito bene, sono cifre impressionanti!
Secondo quanto riportato da INPS, l’ente previdenziale italiano, il numero di figli beneficiari ha raggiunto la cifra straordinaria di 8,6 milioni, con un costo totale per lo Stato di 12,4 miliardi di euro. Nonostante l’enorme impatto finanziario, l’INPS ha voluto rassicurare gli oltre 5,5 milioni di nuclei familiari richiedenti, confermando che i pagamenti dell’Assegno Unico Universale sono in corso, compresi gli adeguamenti previsti dalla nuova legge.
È importante sottolineare che ci sono stati alcuni ritardi nella distribuzione degli assegni. Questo è stato causato da un controllo centralizzato di tutte le mensilità a partire da marzo 2022, al fine di ricalcolare gli importi effettivamente spettanti. È stato anche modificato il calendario dei pagamenti, con le erogazioni previste tra il 20 e il 30 del mese in caso di modifiche al beneficio. Insomma, un piccolo rallentamento che ha creato qualche ansia tra le famiglie, ma che è stato risolto prontamente.
Un’altra notizia positiva: riguarda le nuove domande pervenute nei primi quattro mesi del 2023. Nonostante siano in diminuzione rispetto all’anno scorso, sono comunque state presentate 315 mila richieste per 426 mila nuovi figli beneficiari. Questo è dovuto alla semplificazione delle procedure, che ha eliminato la necessità di presentare una nuova domanda per i nuclei familiari che devono solo aggiornare l’Isee.
Ma veniamo al succo della questione: gli adeguamenti agli importi mensili. Secondo l’INPS, la maggior parte delle famiglie italiane riceverà un credito medio di circa 272 euro, che verrà liquidato insieme alle somme normalmente previste. È una buona notizia per oltre 512mila nuclei familiari che potranno godere di questo piccolo aiuto economico.
C’è però da considerare anche il lato opposto della medaglia. Da circa 378 mila famiglie si dovranno recuperare delle somme, con una media di circa 41 euro da restituire. Ma niente paura! L’INPS ha pensato a un piano di rateizzazione in massimo 72 rate, con una trattenuta mai superiore al quinto della mensilità individuata. Inoltre, è importante sapere che non si procederà al recupero per importi inferiori a 12 euro.
Sei tra coloro che saranno coinvolti in queste operazioni? Non preoccuparti, riceverai un avviso di avvio della verifica tramite e-mail o SMS. Inoltre, a partire dal 10 giugno, sarà possibile verificare il controllo effettuato sulla propria posizione in un’apposita sezione all’interno della procedura Auu.
Come sottolinea l’INPS, le variazioni delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) sono la causa più comune dei conguagli, ma potrebbero esserci anche differenze dovute al riconoscimento del premio alla nascita, alle rettifiche dell’Isee 2022 o per i nuclei familiari che ricevono il Reddito di Cittadinanza (RdC). Inoltre, ci sono le maggiorazioni per i genitori che lavorano entrambi, per i figli con disabilità, per le famiglie numerose e per i figli successivi al secondo. Insomma, una serie di fattori che possono influenzare l’importo dell’assegno.
Se vuoi approfondire l’argomento e conoscere tutti i dettagli, ti consigliamo contattare EPACA. Presso i nostri professionisti troverai ulteriori informazioni su come gestire i conguagli e le restituzioni.
Speriamo che queste informazioni ti siano state utili e ti auguriamo il meglio nell’utilizzo dell’Assegno Unico. La genitorialità è un’esperienza meravigliosa e avere un supporto finanziario al giorno d’oggi può fare una enorme differenza. EPACA è pronta a sostenerti e fornirti tutte le indicazioni e le informazioni necessarie affinché tu possa usufruire dei benefici messi a disposizione dallo Stato Italiano e dall’INPS, l’ente predisposto ad erogare questo sostegno economico a favore dei nuclei famigliari.
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