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Prestazione invalidi Sordi e Ciechi

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Prestazioni economiche a beneficio di ciechi o sordi

Le prestazioni economiche erogate dall’INPS a favore di ciechi e sordi consistono in sussidi, contributi, indennità, pensioni e assegni.

Tali misure di supporto economico e sostegno al reddito sono finalizzate a garantire una maggiore inclusione sociale e il superamento delle barriere architettoniche.

Di che si tratta

Le prestazioni sono destinate alle persone affette da disabilità visiva e uditiva. L’obiettivo è quello di garantire il diritto alla tutela e all’accessibilità, nonché di favorire il benessere psicofisico degli interessati.

Lo Stato, attraverso l’INPS, eroga una serie di agevolazioni ed esenzioni a sostegno dei disabili, in un’ottica di sussidiarietà e solidarietà. Le misure sono indirizzate soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, che necessitano di un supporto per esercitare in pieno i propri diritti di cittadinanza.

A chi sono rivolte

Le prestazioni sono rivolte a:

  • Ciechi assoluti
  • Ciechi parziali
  • Sordi dalla nascita o con sordità acquisita

Per ciechi civili

La cecità civile è una condizione di invalidità non derivante da cause belliche o lavorative, bensì da altre cause.

Essa comprende due categorie:

  • Cecità assoluta: si riferisce alle persone completamente prive della vista in entrambi gli occhi (con residuo visivo 00 in entrambi gli occhi) o con una percezione minima dell’ombra, della luce o dei movimenti della mano (motu manu) in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore.
  • Cecità parziale: si riferisce alle persone con un residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore anche con eventuale correzione (ciechi ventesimisti) o alle persone con un residuo visivo superiore ad 1/20 e non superiore ad 1/10 in entrambi gli occhi, con eventuale correzione (ciechi decimisti).

Prestazioni

Pensione ai ciechi totali

Cos’è

La pensione ai ciechi assoluti è una prestazione economica erogata, su richiesta, ai cittadini maggiorenni (quindi con più di 18 anni) che soddisfano determinati requisiti.

In particolare, per accedere a questa pensione è necessario:

  1. Essere riconosciuti ciechi assoluti dalla commissione medica competente. Si intendono ciechi assoluti coloro che hanno un residuo visivo pari a 00 in entrambi gli occhi, anche dopo eventuali correzioni.
  2. Possedere i requisiti amministrativi previsti dalla normativa di riferimento.

Ad esempio, essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea e risiedere stabilmente in Italia.

  1. Presentare apposita domanda per richiedere l’erogazione della prestazione. La domanda va inoltrata all’ente previdenziale competente, quindi l’INPS.

In sintesi, la pensione è destinata ai maggiorenni che, oltre ad essere stati riconosciuti ciechi assoluti per assenza totale di capacità visiva, possiedono anche i necessari requisiti amministrativi e hanno presentato formale richiesta per l’erogazione del beneficio.

Tramite questa pensione viene garantito un sostegno economico a coloro che si trovano in una condizione di particolare gravità e necessità.

Requisiti

Affinché si possa accedere alla prestazione vanno rispettati determinati requisiti

  • età superiore a 18 anni;
  • riconosciuta cecità assoluta
  • reddito entro il limite stabilito annual­mente dalla legge.

In particolare:

requisiti sanitari: è indispensabile che il richiedente venga riconosciuto, a seguito di apposito accertamento sanitario, affetto da cecità assoluta.

Ciò significa che, in sede di visita medica, deve risultare

  • L’assenza totale di capacità visiva in entrambi gli occhi (residuo visivo 00);

oppure

  • La mera percezione dell’ombra o della luce, che non consente tuttavia di distinguere la forma degli oggetti.

Quindi, per il riconoscimento del diritto alla pensione ai ciechi assoluti, non è sufficiente una condizione di ipovedenza, neanche grave. È invece necessario che l’interessato, a seguito degli opportuni test medici, risulti colpito da una condizione di cecità totale o pressoché totale che ne compromette significativamente la capacità visiva e di orientamento.

Requisiti reddituali: Per determinare il diritto alla pensione ai ciechi assoluti, analogamente a quanto previsto per le altre prestazioni economiche destinate agli invalidi civili, viene considerato esclusivamente il reddito personale del richiedente, anche se sposato.

In altre parole, il reddito del coniuge o di altri familiari non viene preso in considerazione ai fini della valutazione reddituale per la pensione ai ciechi assoluti.

L’unico reddito rilevante è quello conseguito dal richiedente l’anno prima di quello in cui gli viene riconosciuto il diritto al beneficio e inizia a percepire la prestazione economica.

Il reddito coniugale o familiare non incide in nessun modo sul diritto alla pensione dei ciechi assoluti, così come per le altre prestazioni destinate agli invalidi civili.

Durata

La pensione è corrisposta per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

La pensione non è reversibile.

La pensione spetta anche dopo il compimento dei 67 anni di età (non si trasforma in assegno sociale sostitutivo).

Compatibilità

La pensione è compatibile con qualsiasi altro trattamento pensionistico diretto concesso a titolo di invalidità, e con tutte le prestazioni dirette concesse per invalidità di guerra, di lavoro o di servizio mentre è invece incompatibile con la pensione o l’assegno sociale.

La prestazione spetta anche in caso di ricovero gratuito del richiedente.

Come richiedere la prestazione

Affidati all’esperienza di Epaca, dove potrai ricevere assistenza e consulenza personalizzata per presentare la tua pratica in modo corretto e veloce.

Indennità di accompagnamento

L’indennità di accompagnamento è riconosciuta ai ciechi assoluti e viene erogato senza tenere conto delle condizioni economiche del richiedente né della sua età anagrafica.

Anche il ricovero dell’interessato in una struttura pubblica è irrilevante ai fini del riconoscimento dell’indennità.

Requisiti

Residuo visivo in entrambi gli occhi uguale a 00 ovvero la mera percezione dell’ombra o della luce.

Durata

L’indennità viene corrisposta per 12 mensilità, coprendo l’intero anno solare.

Compatibilità

  • È compatibile sia con lo svolgimento di un’attività lavorativa che con il ricovero in strutture pubbliche.
  • È cumulabile, in caso di pluriminorazioni, con l’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili totali e con l’indennità di comunicazione per i sordomuti.

Quindi vediamo come il beneficio economico può essere riconosciuto anche a chi lavora o si trova ricoverato in una struttura pubblica. Inoltre, in presenza di più minorazioni (cieco assoluto e invalido totale; cieco assoluto e sordo), le relative indennità di accompagnamento sono cumulabili tra loro.

Mentre è incompatibile con analoghe indennità riconosciute per cecità derivante da cause di:

  • Guerra (indennità di guerra)
  • Infortuni sul lavoro o malattie professionali (indennità INAIL)
  • Servizio (indennità riconosciute ad alcuni dipendenti pubblici)

Tuttavia, in questi casi l’interessato ha facoltà di opzione, quindi il cieco assoluto opterà per quella che ritiene più favorevole e vantaggiosa.

Come richiedere la prestazione

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Pensione dei ciechi parziali o ventesimisti

Che cos’è

La pensione ai ciechi civili parziali, detti anche “ventesimisti”, è una prestazione economica mensile erogata su richiesta ai cittadini riconosciuti come ciechi parziali da apposite commissioni mediche.

Per essere riconosciuto come cieco parziale e avere diritto a questa pensione, è necessario che l’interessato risulti affetto da una condizione di ipovedenza grave tale da avere un residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi, anche dopo eventuali correzioni.

Oltre al riconoscimento della condizione sanitaria di cieco parziale (“ventesimista”) da parte della commissione medica, sono necessari anche i requisiti amministrativi generalmente previsti per le prestazioni assistenziali (cittadinanza, reddito, ecc.).

La pensione ai ciechi parziali garantisce un sostegno economico a coloro che, pur non essendo ciechi assoluti, sono affetti da deficit visivi particolarmente gravi, tali da richiedere forme di assistenza e integrazione del reddito.

 Il beneficio viene erogato su domanda dell’interessato, a seguito dell’accertamento del possesso dei necessari requisiti sanitari e amministrativi.

Requisiti

  • riconosciuta cecità parziale, quindi un residuo visivo non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi, con eventuale correzione
  • reddito entro il limite stabilito annual­mente dalla legge.

Durata

L’indennità viene corrisposta per 12 mensilità, coprendo l’intero anno solare.

Compatibilità

E’ compatibile con tutte le pensioni dirette di invalidità e con tutte le prestazioni dirette concesse per invalidità di guerra, di lavoro o di servizio.

Come richiedere la prestazione

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Indennità speciale per ciechi parziali o ventesimisti

È un beneficio economico che mira a fornire un sostegno economico ai soggetti affetti da deficit visivi così gravi da richiedere forme di assistenza e integrazione del reddito.

Viene riconosciuta su domanda dell’interessato, a seguito dell’accertamento sanitario della ridotta capacità visiva e del possesso degli altri eventuali requisiti.

  • È riconosciuto ai cittadini con un residuo visivo massimo di 1/20 in entrambi gli occhi, anche con correzioni.
  • Spetta indipendentemente da limiti di età e di reddito.
  • È corrisposta per l’intero anno solare, mediante 12 mensilità.
  • È compatibile con il ricovero in istituto: spetta anche ai ventesimisti ricoverati presso strutture pubbliche o private.

Come richiedere la prestazione

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Per sordi civili

Si definisce sordo, così come specificato dall’articolo 1 della Legge 68/1999 , colui che ha una disabilità sensoriale dell’udito:

  • congenita (presente dalla nascita)
  • acquisita prima dell’apprendimento del linguaggio parlato.

tale disabilità sensoriale non deve essere di natura esclusivamente psichica né derivante da cause di:

  • Guerra (indennità di guerra)
  • Infortuni sul lavoro o malattie professionali (indennità INAIL)
  • Servizio (indennità riconosciute ad alcuni dipendenti pubblici)

Altre forme minori di sordità che non rientrano in questa definizione sono comunque considerate come invalidità civili con una relativa percentuale di invalidità a seconda della gravità.

Prestazioni:

Pensione per sordi

Che cos’è

La pensione per i sordi è un sussidio economico erogato, a domanda, ai sordi congeniti o pre-linguali con certificazione medica e in possesso dei requisiti anagrafici ed economici richiesti. La sordità non deve essere di origine psicologica o traumatica.

Requisiti

  • età compresa tra i 18 anni e l’età pensionabile aggiornata in base alla speranza di vita, al momento della presentazione della domanda;
  • sordità congenita o acquisita durante la crescita (fino a 12 anni) con ipoacusia (pari o superiore a 75 decibel di Hearing Threshold Level di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz nell’orecchio migliore) che rende o ha reso difficile l’apprendimento del linguaggio parlato
  • stato di bisogno economico, quindi con reddito entro il limite stabilito annualmente dalla legge.
  • cittadinanza italiana o per i cittadini extracomunitari: soggiorno legale nel territorio dello Stato e permesso di soggiorno di almeno un anno ex art. 41, T.U.
  • per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Durata

La prestazione viene pagata per 13 mensilità.

Trasformazione

Al compimento dell’età pensionabile, aggiornata in base alla speranza di vita, la pensione per i sordi viene trasformata in assegno sociale.

Come richiedere la prestazione

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Indennità di comunicazione

L’indennità di comunicazione è un sussidio erogato a tutti i sordi, senza limiti di età o reddito.

La prestazione viene erogata mensilmente per 12 mensilità.

Non ne hanno diritto coloro che già percepiscono indennità di invalidità per motivi professionali, di guerra o servizio, che potranno scegliere il trattamento più favorevole.

Come richiedere la prestazione

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Conclusioni

Lo Stato italiano, attraverso l’INPS e gli enti locali, garantisce un’ampia tutela dei diritti dei disabili visivi e uditivi, erogando sussidi economici e mettendo a disposizione agevolazioni e servizi per l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone più fragili.

Le prestazioni sono un’importante misura di equità e solidarietà, volta a sostenere concretamente l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza anche da parte di chi è affetto da minorazioni sensoriali.

Rivolgiti ad Epaca per ottenere la giusta tutela dei tuo diritti.