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Novità Legge di Bilancio 2024

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Ape sociale, Opzione donna, Quota 103, Bonus nido e Congedi parentali

Con le proposte inserite nella Legge di Bilancio 2024, il panorama delle prestazioni sociali subirebbe significative trasformazioni, delineando un quadro sempre più attento alle esigenze delle famiglie e dei lavoratori.

Tra le novità di spicco, emergono l’Ape Sociale, l’Opzione Donna, la Quota 103, il Bonus Nido e gli aggiornamenti nei congedi parentali. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio ciascuna di queste disposizioni; dall’agevolazione per l’anticipo pensionistico all’incremento delle agevolazioni per le neo-mamme e neo-papà, la Legge di Bilancio 2024 si presenta come uno strumento fondamentale per promuovere il benessere sociale e la conciliazione tra vita professionale e familiare.

APE SOCIALE: proroga e modifiche

Con le proposte della Legge di Bilancio 2024, qualora approvate, verrebbero introdotte significative modifiche e proroghe in merito all’Ape Sociale. Esploriamo le novità più rilevanti e forniamo informazioni dettagliate per orientarsi attraverso le nuove disposizioni.

Proroga dell’Ape Sociale fino al 2024

Una delle principali novità riguarda la proroga delle disposizioni relative all’Ape Sociale fino al 31 dicembre 2024. Ciò significa che le regole per l’accesso all’Ape per i soggetti che rientrano nelle condizioni specificate nell’articolo 1, comma 179, lett. da a) a d) della legge n. 232/2016 saranno in vigore per tutto l’anno 2024.

Aumento del Requisito Anagrafico

Un’altra modifica sostanziale riguarda il requisito anagrafico necessario per accedere all’Ape Sociale. Prima fissato a 63 anni, il requisito anagrafico è stato portato a 63 anni e 5 mesi.

Modifica al Regime di Incumulabilità

La Legge di Bilancio 2024 ha potrebbe introdurre un cambiamento significativo nel regime di incumulabilità dell’Ape Sociale. Ora, il beneficio non sarà cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

Procedura semplificata e Tempistiche per la Presentazione delle Domande

La Legge prevede l’applicazione delle disposizioni semplificate per l’accesso all’Ape Sociale, come definite nell’articolo 1 della legge n. 205 del 27 dicembre 2017. Ciò semplifica la procedura per coloro che desiderano richiedere l’Ape Sociale nel corso del 2024.

Per quanto riguarda le tempistiche, i soggetti interessati devono presentare la domanda per il riconoscimento dell’Ape Sociale entro il 31 marzo 2024, o in deroga a quanto previsto dal D.P.C.M. 88/2017, entro il 15 luglio 2024. Si sottolinea che le domande presentate successivamente a queste date saranno prese in considerazione solo se sono ancora disponibili le risorse finanziarie destinate a tale scopo e comunque non oltre il 30 novembre 2024.

Opzione Donna

Sempre nelle proposte della Legge di Bilancio 2024, si delineerebbero importanti novità che riguardano il regime c.d. “Opzione Donna.” Questo regime, come recentemente modificato dall’art. 1, comma 292 della legge n. 197/2022, subisce una significativa proroga a beneficio delle lavoratrici che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022, estendendosi anche a coloro che raggiungono i requisiti entro il 31 dicembre 2023.

Il riconoscimento di questo beneficio è vincolato a specifiche condizioni, destinate a garantire supporto alle lavoratrici in situazioni di particolare difficoltà. Esaminiamole nel dettaglio.

Condizioni per l’Opzione Donna

a) Assistenza a coniuge o parente con handicap

Le lavoratrici che intendono usufruire dell’Opzione Donna devono assistere, al momento della richiesta e per almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104/1992. In alternativa, è possibile ottenere il beneficio assistendo un parente o un affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano superato i settanta anni, siano affetti da patologie invalidanti, o siano deceduti o mancanti.

b) Riduzione della capacità lavorativa

È richiesta una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, pari o superiore al 74 per cento. Questo criterio mira a garantire il beneficio alle lavoratrici che, a causa di problemi di salute, hanno una limitazione significativa nelle attività lavorative.

c) Lavoratrici coinvolte in crisi aziendali

Le lavoratrici interessate devono essere licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa. Questa condizione si propone di sostenere coloro che si trovano in contesti lavorativi difficili, contribuendo a mitigare gli impatti delle crisi aziendali sulle condizioni delle lavoratrici.

Modifiche al Requisito Anagrafico

In aggiunta alle significative novità riguardanti l’Opzione Donna, la Legge di Bilancio 2024 introduce anche importanti modifiche al requisito anagrafico per accedere al beneficio. Tale requisito, precedentemente congiunto ai 35 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 2023, subisce un rilevante adeguamento.

Con la nuova normativa, il requisito anagrafico viene innalzato a 61 anni. Tuttavia, è prevista una riduzione di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di due anni. Questo significa che le lavoratrici che abbiano almeno un figlio potranno beneficiare di una riduzione dell’età anagrafica richiesta per accedere al regime, con una diminuzione massima di due anni.

È importante sottolineare che, nonostante la modifica al requisito anagrafico, la Legge di Bilancio 2024 conferma il regime delle decorrenze già applicato per le precedenti proroghe. Questo assicura una coerenza nel trattamento delle lavoratrici interessate e semplifica la comprensione delle tempistiche e delle modalità di accesso al beneficio.

QUOTA 103, cosa cambia:

Con le proposte della Legge di Bilancio 2024, si delineerebbero nuove prospettive per coloro che stanno valutando l’accesso anticipato alla pensione. Le disposizioni riguardano anche la cosiddetta “Quota 103” e portano con sé importanti modifiche alle regole pensionistiche vigenti.

Accesso Anticipato alla Pensione: Requisiti e Scadenze

Gli interessati dovranno maturare almeno 62 anni di età e accumulare 41 anni di contributi. È importante sottolineare che anche coloro che raggiungeranno questi requisiti nel corso del 2024 potranno beneficiare di tale opportunità.

Un elemento di flessibilità è dato dal fatto che il diritto acquisito entro il 31 dicembre 2024 può essere esercitato anche successivamente a tale data. Si sottolinea che il requisito contributivo può essere soddisfatto cumulando gratuitamente i periodi contributivi presso tutte le gestioni INPS, escludendo le casse professionali.

Nuove Condizioni per l’Accesso nel 2024

La Legge introduce significative modifiche alle condizioni per l’accesso anticipato alla pensione nel 2024. Tra le principali novità:

  1. Modifica Permanente delle Regole di Calcolo della Pensione: Il trattamento pensionistico sarà liquidato secondo il sistema contributivo integrale, con un abbattimento permanente derivante dall’applicazione completa di tale sistema. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle regole precedenti.
  2. Tetto Temporaneo all’Importo della Pensione: Viene aggiornato il limite mensile all’importo della pensione per i mesi di trattamento corrisposti prima della decorrenza ordinaria basata sul requisito di vecchiaia. Tale limite è fissato a quattro volte il trattamento minimo pensionistico del regime generale INPS (fino ad oggi era pari a cinque volte il trattamento minimo previsto per chi matura i requisiti nel 2023)
  3. Ulteriore Posticipo della Decorrenza: Il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico subisce un ulteriore posticipo.

Ad esempio, per gli iscritti all’AGO, forme esclusive e sostitutive gestite dall’INPS e la Gestione Separata, sono necessari sette mesi dalla data di maturazione dei requisiti. (per chi matura i requisiti nel 2023 tale posticipo è invece di tre mesi)

Tale posticipo aumenta a nove mesi per i dipendenti pubblici che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2024. (per chi matura i requisiti nel 2023 il posticipo è invece di sei mesi)

Bonus Asilo Nido e Congedo Parentale

La modifica riguarda l’aggiunta di un secondo mese, nell’ambito dei 3 complessivamente previsti di congedo parentale che possono essere fruiti, in alternativa tra i genitori, fino al sesto anno di vita del bambino, con un’indennità rispetto alla retribuzione più elevata rispetto al livello vigente del 30%: tale percentuale sale all’80% per il 2024 e al 60% a decorrere dal 2025.

La disposizione si applica con riferimento ai lavoratori che terminano il periodo di congedo successivamente al 31 dicembre 2023.

Rivolgiti ad EPACA

Per ulteriori informazioni e per comprendere nel dettaglio i requisiti e le modalità di accesso, è consigliabile rivolgersi al nostro patronato, dove esperti saranno a disposizione per fornire chiarimenti e assistenza.

Restiamo a disposizione per ogni domanda o ulteriore approfondimento in merito a questa importante novità legislativa. Contattaci subito!